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Le fotografie sono state riprese durante la Biennale d'arte
moderna di Venezia del 2009.
La mostra vuole essere una riflessione sul concetto di
“opera d’arte” e sull’ambiguità di tale etichetta: in un contesto
in cui ogni oggetto prodotto dall'uomo, per il solo fatto di essere
esposto alla Biennale, sembra diventare "opera d'arte", o è
spacciato per tale, ho pensato di inserire anche qualche foto della sola
location, per cui chi guarda queste immagini è portato a domandarsi: ma
dov'è l'opera esposta? E' forse l'algido divano bianco o la ragazza
nel gesto di accarezzarsi la bionda chioma, oppure ancora la figura in
rosso alla fine della prospettiva di porte? Viceversa, una
delle due immagini con la polifora di sfondo contiene un'"opera
d'arte", il tappeto, che in realtà potrebbe sembrare un pezzo di
arredamento al pari del divano. Ecco quindi che il medesimo oggetto, a
seconda del contesto in cui si viene a trovare, cambia di significato, ed
assume la funzione di opera d’arte o di semplice oggetto di arredamento.
Significativa, a tale proposito, è l’immagine della bambina con il dito
alzato che indica quelle strane statuine sistemate sul tavolo, come per
cercare l’aiuto dei genitori al fine di capire cosa rappresentino.
Lo stesso titolo scelto per la mostra “ARTE NON ARTE” sintetizza tale
ambiguità e la conseguente difficoltà di attribuire l’etichetta di
“opera d’arte” ad un oggetto ideato e creato dall’uomo, qualunque
esso sia. |